Si è svolto ieri, nel suggestivo scenario dell’Accademia delle Scienze, sita nella Città del Vaticano, il primo Business Ethics Summit. L’evento organizzato da Core, società specializzata nell’attività di relazioni pubbliche ed istituzionali, in collaborazione con il decano della facoltà di filosofia della Pontificia Università Lateranense e co-founder di Ethics Labs Padre Philip Larrey, ha riunito una delegazione di leader, provenienti da tutto il mondo, per discutere e approfondire insieme come l’etica possa essere applicata alle decisioni aziendali in quanto forza cardine nelle questioni ambientali, tecnologiche e sociali.
Il Forum, che ha seguito le regole della Chatham House Rule, è stato aperto ed inaugurato da Cristiana Falcone, Board Director di Core. “L’obiettivo di questo Summit –che è il primo nel suo genere in Italia ed è stato disegnato e prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, ha annunciato la Falcone – è quello di condividere esperienze di successo e di fallimento per esplorare insieme il ruolo dell’etica nel business. La sintesi delle discussioni diventerà materia di quattro case studies a disposizione dei giovani che vogliono intraprendere una carriera manageriale. L’agenda del Business Ethics Summit si è sviluppata secondo 4 sessioni, attorno alle quali si sono discusse le questioni principali.
John Stuart Mill, animato dall’intelligenza artificiale, ha annunciato il tema della prima sessione ricordando che la Human Economy non riguarda solo la prosperità economica, ma piuttosto il benessere dell’umanità nel suo complesso. Partendo da questo assunto, è stato chiesto ai partecipanti quali dovrebbero essere, secondo loro, le tappe fondamentali che le aziende dovrebbero adottare per trasformarsi e competere nell’era della Human Economy.
Il Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha enfatizzato proprio come il Ministero del Made in Italy “si identifica non come un luogo ma come un modello di produzione, una sorta di marchio di qualità di eccellenza globale, che pone il consumatore internazionale al centro del sistema produttivo italiano”.
La Tech Economy, argomento della seconda session, introdotta da Father Larrey pone ai presenti la questione su come si possa implementare la trasformazione tecnologica per rimodellare il processo decisionale, migliorare le operazioni e guidare la crescita, garantendo al contempo la prosperità della società. Anche in questo caso, il filosofo Kant, sempre animato dall’AI, ricorda che “la tecnologia può essere un veicolo per migliorare la società, non per minarla. Se teniamo conto di queste considerazioni etiche, la marcia del progresso può essere guidata verso la strada della giustizia e del rispetto per tutti”.
In questo contesto è stato emblematico l’intervento di Sam Altman, informatico, imprenditore e dirigente d’azienda statunitense, nonché co-fondatore e CEO di OpenAI, che ha arricchito la conversazione con il suo pensiero affermando “un’azienda etica sia anche un’azienda migliore. Noi applichiamo standard elevati di sicurezza, controllo, trasparenza e onestà proprio perché riteniamo che siano caratteristiche essenziali per il progresso dell’umanità”.
La terza session, riguardante la Impact Economy, è stata aperta dalle sapienti parole di Confucio, che da un consiglio prezioso ai leader del futuro “Quando la passione per la vostra professione si irradia dal vostro lavoro, è naturale che vi impegnerete per la vostra causa. Ma ricordate, è importante comunicare i vostri successi come i vostri fallimenti. Entrambi sono trampolini di lancio per la crescita. Dal capitalismo alla prosperità, stiamo passando da un viaggio di “più” a un viaggio di “significato”.
In tal senso, anche il Ministro per lo sport e i giovani, Dottor Andrea Abodi, ha voluto evidenziare come lo Sport sia una difesa immunitaria sociale che ha il beneficio di limitare gli impatti negativi sulle persone e soprattutto sui giovani. “Si dovrebbe vivere in modo non conflittuale” è così che il Ministro Abodi parla anche di sincerità e generosità sociale.
L’ultima session del forum pone all’attenzione dei partecipanti la Climate Economy.
In questo caso, a dare il suo contributo, animato sempre dall’intelligenza artificiale, è stato il filosofo Aristotele che ci ricorda che “Il valore del nostro capitale naturale, l’immensa ricchezza della natura, è intrinseco, fine a sé stesso. Ma è anche strumentale, al servizio della prosperità della vita umana e non umana. Pertanto, integrare l’aumento del capitale naturale nelle decisioni aziendali si allinea con il mio concetto di giustizia, di dare a ciascuno ciò che gli spetta.”
A chiudere l’evento, le dichiarazioni di Salvatore Pinto, Presidente di Axpo Italia, e Lorenzo Radice, Responsabile Sostenibilità Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, entrambi partner del Business Ethics Summit. Radice, in merito al lavoro di Ferrovie dello Stato in ambito etico ha dichiarato che “Il Gruppo FS sta integrando i principi di sostenibilità nel suo modello di business con una rilettura di tutte le attività, da quelle strategiche a quelle operative. FS ha inserito nel suo Statuto l’obiettivo di perseguire lo sviluppo sostenibile per creare valore, oltre che per gli azionisti, anche per gli stakeholder. L’azienda, infatti, punta a diventare il cardine di un nuovo ecosistema di mobilità incentrato sul trasporto collettivo e condiviso, realizzando infrastrutture e servizi di trasporto capaci di generare benefici per le persone e i territori. Il piano industriale dei prossimi 10 anni ruota proprio attorno allo sviluppo sostenibile, affrontando l’emergenza climatica e la crisi energetica. E i criteri di sostenibilità ambientale e sociale sono tenuti in considerazione per valutare gli investimenti, misurare le performance aziendali e premiare il management.”
Dal canto suo, il Presidente Pinto ha espresso la volontà di“Mettere le strategie ESG al centro dello sviluppo è certamente una priorità per le economie di tutto il mondo. Le imprese così come i governi e interi continenti, saranno sempre più valutati in base ai valori di cui si faranno portatori. Come operatore energetico siamo impegnati a percorrere tutte le nuove strade che la tecnologia mette a disposizione per una generazione energetica sempre più green, ma la prossima nuova sfida sarà valorizzare la creatività e il talento delle persone, affiancarlo con le possibilità offerte dalla digitalizzazione e guidare uno sviluppo nuovo e più etico del nostro pianeta e delle nostre economie”
Da un’idea di Core, il Business Ethics Summit è risultato un successo. Uno degli elementi più significativi è stato sicuramente il parterre internazionale, composto da Ministri, accademici ed esperti di ogni settore, con competenze e prospettive diverse, che si sono confrontati su temi di strettissima attualità. L’interazione tra gli invitati è stata ricca di contenuti inclusivi. È stata un’esperienza sicuramente stimolante e significativa alla quale si spera di dare un seguito.
Di seguito il sito ufficiale del Business Ethics Summit che rimanda ai contenuti prodotti con il supporto dell’intelligenza artificiale, i quattro Case study tematici che comprendono i contributi scientifico accademici emersi dal Summit, sviluppati in collaborazione con l’Università LUMSA.